Storia dell’Obelisco della Minerva

30665715705_eff54c57cd_mNel cuore di Roma, in prossimità del Pantheon, si erge l’Obelisco della Minerva, un’imponente struttura che nasconde curiosità e storia. Situato in Piazza della Minerva, di fronte alla basilica di Santa Maria sopra Minerva, è uno dei tredici obelischi di Roma ed è il più piccolo. Misura infatti 5,47 metri, anche se arriva a toccare i 12,70 metri di altezza grazie alla base e alla scultura che lo sorreggono.

 

 

Storia di questo peculiare obelisco
La storia dell’obelisco risale all’epoca dell’antico Egitto. Venne dedicato al faraone Ramses II e originariamente era ubicato nella città egizia di Eliopoli. Successivamente, sotto l’imperatore romano Domiziano, venne trasferito a Roma e qui venne inserito come decorazione per il Tempio di Iside al Campo Marzio.

7280349750_3f9bff307b_nUn’opera carica di simbolismo
L’obelisco fu riscoperto nel 1665 e trasferito alla sua posizione attuale da Gian Lorenzo Bernini. Fu egli stesso a progettare la scultura che sorregge l’obelisco, un elefante in marmo, mentre l’esecuzione della stessa fu portata a termine da Ercole Ferrata. La scelta dell’elefante come soggetto non è casuale. Infatti, per Bernini l’animale simboleggiava la forza e la stabilità. In più, è rappresentato con un’espressione di calma e tranquillità, nonostante il peso dell’obelisco sul dorso, evocando un senso di serenità e al tempo stesso di potere.

In conclusione, è senza dubbio un’opera che rappresenta la fusione di culture ed è una delle tante ricchezze artistiche e storiche che caratterizzano questa città e che vale la pena visitare.

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Storia dell’Obelisco della Minervaultima modifica: 2024-05-04T13:00:00+02:00da locandalpopolo
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